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Storia di Cergnago

La Storia di Cergnago è strettamente legata alle vicende della Badia di Erbamara, che sorgeva nelle vicinanze della tenuta agricola di Campalestro. Erbamara era un comune di origine assai antica, probabilmente antecedente al X secolo, se già in documenti del 1012-1150 viene citato un monastero di notevole importanza tanto da essere annoverato tra le abbazie tributarie della Sede Apostolica. Negli anni successivi, il monastero passa sotto i monaci Vallombrosani che vi restano fino alla sua completa decadenza, avvenuta verso la metà del XII secolo. Fra gli Abati di Erbamara si annoverano alcuni nomi illustri, fra cui quello di un vescovo di Mantova, mentre altri personaggi sono in diversi modi legati alle vicende del monastero.

Alcuni storici affermano che Cergnago è stata prima feudo della famiglia dei Lomellini, originaria di Carmagnola, per passare successivamente ai marchesi Lonati di Milano; a questi ultimi si deve, con molta probabilità, l’ erezione del palazzo, comunemente chiamato Castello, che passa più tardi alla famiglia Plezza.

Il paese subisce la stessa sorte di San Giorgio di Lomellina quando nel 1658, viene saccheggiato dalle truppe del duca di Modena, alleato dei Francesi e dei Savoia che hanno posto l’assedio a Mortara. Con l’avvento della Repubblica Cisalpina i beni del monastero di Erbamara vengono incamerati e passati alla famiglia Plezza; si chiude qui la storia del monastero che a partire dallo stesso periodo non appare più al fianco del nome di Cergnago nelle cronache. Della Badia non è rimasta traccia né delle fortificazione né delle mura che probabilmente si estendevano ben in là all’Abbazia. Si ha notizia di una chiesa abbaziale distrutta sull’ Agogna verso la fine del 1600; sullo stesso luogo viene più tardi innalzato un fabbricato di minore importanza restaurato agli inizi del secolo dai Plezza.